Don't Let Me Down

I Beatles registrano Don't Let Me Down durante le sessioni di prova per Get Back, un progetto multimediale che viene inizialmente abbandonato e ripescato più avanti da Phil Spector con il nome Let It Be, nel quale però Don't Let Me Down non compare. Viene infatti pubblicata solo come lato B del singolo del brano Get Back.

L'ultimo dei grandi B-sides di John Lennon per i Beatles (chi altro ha scritto lati B del valore di Rain, I Am the Walrus e Revolution?!) è una supplicante canzone d'amore per Yoko Ono. Per certi versi anticipa lo stile “Primal Scream” adottato poi in alcuni suoi brani da solista. La canzone infatti, pur essendo relativamente semplice nel testo e negli accordi, ha una linea melodica che spinge Lennon agli estremi della propria estensione vocale. Sia verso l'alto che verso il basso. Anche McCartney risponde all'appello impiegando il suo registro piò alto nelle armonie vocali. Paul registra anche una parte di basso che, nella sezione a contrasto, diventa un autentico controcanto alla melodia.

Resta memorabile, comunque, la performance di Don't Let Me Down effettuata dal vivo nello storico concerto sul tetto della Apple Corps il 30 gennaio 1969. Per l'occasione c'è anche a Billy Preston, il cui piano elettrico diventa l'attrazione principale di una coda insolitamente lunga (per gli standard dei Beatles).

In questo video abbiamo cercato di aggiungere tutte le scene di ogni fase di registrazione della nostra cover in “presa diretta” e senza playback.

• Massimo Gerini: voce, chitarra ritmica (Epiphone Casino).
• Brizio Romagnoli: basso (Hofner 500/1), cori.
• Paolo Santamarianova: chitarra solista (Fender Telecaster), cori.
• Mauro Cimarra: batteria.
• Gabriele Chiappa: tastiera, cori.

Registrato e mixato da Massimo Gerini.
Video di Brizio Romagnoli.