Gli amplificatori Vox hanno definito la storia e il suono di un'intera generazione di band inglesi con il loro famoso “British Tone”. Primi fra tutti i Beatles…
Già all'inizio degli anni '60, gli amplificatori Vox sono molto in voga in Europa grazie a gruppi come gli Shadows. Ma dal 1963, con i Beatles, la Vox raggiunge una gloria mondiale che viene estesa anche alle chitarre, fino a quel momento meno apprezzate, tanto che la ditta inglese inizia già nel '64 a collaborare con la nostrana Eko. I Beatles continuano ad usare gli ampli Vox per tutti i loro tour. Tra i primi modelli utilizzati ci sono il T60 per basso (il primo ampli a transistor) e il leggendario AC30. Verso la fine del '63, a causa delle sempre più forti urla delle ragazze ai concerti, John e George passano al più potente AC50. Ma anche questo non basta. Nel 1964, proprio in vista dello show dei Beatles allo Shea Stadium di New York, il primo importante concerto rock in uno stadio in assoluto, la Vox progetta per i Beatles degli speciali ampli da 100w, per far fronte a questa situazione senza precedenti. Col doppio della potenza dei suoi predecessori, gli AC100 sono probabilmente i più potenti ampli per chitarra mai prodotti fino a quel momento.
Nella nostra foto: una testata per basso Vox T60 originale del 1965 (come quella usata da Paul McCartney) insieme alla sua cassa Vox T100 e ad un ampli per chitarra Vox AC30. Tutto rigorosamente Made in England. Eccoli nei video di Now and Then, We Can Work It Out, Rain, Something e Dear Prudence.